Nel mese di aprile in Consiglio Comunale è stato affrontato il Piano Energetico Ambientale. E' un piano articolato che include interventi a breve e lungo periodo, sul quale abbiamo espresso un consenso generale, soprattutto riguardo a quegli interventi relativi alla riduzione degli sprechi. Alcuni esempi: la definizione di nuovi standard costruttivi nell'edilizia privata, la presentazione di progetti per sostituire il gommato con la rotaia per le zone industriali, il completamento della copertura a metano, e non più del gasolio, negli uffici pubblici. Sono molteplici gli argomenti per cui siamo stati favorevoli, abbiamo riconosciuto lo sforzo dell'amministrazione, e l'abbiamo sottoscritto. Il punto più controverso è stato, ed è ancora, quello legato al Termovalorizzatore. Nuova Romagna non è insensibile agli argomenti proposti dal comitato Clan Destino e alle posizioni della Dott.ssa Gentilini per la salute e l'ambiente della città. Riconosciamo che l'inceneritore non è certo lo strumento più innovativo per produrre energia, così come non è il più efficace. La città però deve arrivare ad un compromesso, perchè ha anche bisogni energetici, che altrimenti richiederebbero l'utilizzo di centrali elettriche, opzione già bocciata dalla città. In questo, il Termovalorizzatore contribuisce coprendo una percentuale del fabbisogno cittadino. Come fare a controbilanciare la presenza di un terzo inceneritore nel comprensorio forlivese? Impegnandosi a fondo su quello che questa amministrazione ha più volte rinviato: la raccolta porta a porta dei rifiuti. E' un argomento che sta molto a cuore ai giovani di Nuova Romagna, perchè per la nostra generazione è una necessità riconosciuta, ed ancor più lo è per le generazioni più giovani, che imparano a scuola ed insegnano a casa. Il grande successo che sta ottenendo in tutti i luoghi in cui è stata adottata, con l'esempio più vicino di Forlimpopoli che ha prodotto valori vicini al '75% di raccolta differenziata, piegano ogni critica a questo importantissimo sistema di gestione dei rifiuti.
Come funziona? E' un sistema semplice, che richiede un minimo di attenzione per le prime volte, ma una volta capito il meccanismo diventa routine. Inoltre, Nuova Romagna riconosce a questo progetto un triplice valore: quello civico, in quanto la raccolta differenziata porta a porta responsabilizza il cittadino nel rispetto verso la propria città, verso di sé, e verso gli altri. Quello ecologico, perchè la quantità di indifferenziato prodotto sarebbe di gran lunga minore rispetto ad ora, con evidenti benefici per la salute di tutta la città, senza contare le innumerevoli possibilità fornite dal riciclo di carta, plastica, organico, vetro, alluminio. Terzo, un vantaggio economico, pari alla riduzione media in bolletta del 20%, come gli esempi di Sasso Marconi(BO) e ancor meglio Capannori(LU) hanno dimostrato. In questo l'amministrazione è indietro, si parla di sperimentazione per la zona del Ronco, ma noi riteniamo che, se ben organizzata dagli addetti alla raccolta, con una informazione capillare per le famiglie, soprattutto attraverso corsi nelle scuole, la raccolta possa e debba essere estesa il prima possibile a tutta la città.
Come per ogni argomento che affronta, Nuova Romagna cerca di guardare più lontano possibile, di fare scelte lungimiranti, di fare compromessi che possano portare il beneficio più esteso alla città.
Per poter trovare un compromesso tra le necessità energetiche e quelle ambientali, è necessario passare il prima possibile alla raccolta differenziata porta a porta. Al riguardo confidiamo che l'Amministrazione accolga al più presto le nostre osservazioni, per completare quello che giudichiamo un buon Piano Energetico Ambientale.
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