Pensare alla Romagna come una grande città è fare il primo passo verso una nuova prospettiva e verso nuove possibilità. Una città di un milione di abitanti, che però paga ancora la difficoltà di collegamento veloce tra i vari “ quartieri”, e che a causa di ciò, deve segnare il passo rispetto ad una crescita più consona alla propria importanza.
Prendiamo il caso di Forlì. La nostra città sta finalmente cambiando in tal senso,e da qui a pochi mesi vedrà un ulteriore e decisivo passo avanti del tanto atteso sistema tangenziale, che andrà poi a completarsi nella prossima legislatura( sorprese permettendo) e che permetterà anche agli abitanti dei paesi prossimi a Forlì, e mi riferisco a quelli della vallata del Rabbi, di poter godere della bellezza delle colline, senza essere tagliati fuori dalla vita della città. La velocità dei trasporti e degli spostamenti porterà un notevole miglioramento alla qualità della vita, ridurrà il tempo di attesa nel traffico, con conseguenti vantaggi per la vita privata e per il lavoro dei cittadini. In più abitare a 15 km dal centro non sarà più penalizzante come lo è ora. Oltre a ciò, tutto il sistema viario è in evoluzione, così come è in continuo studio il miglioramento del sistema viario,dei parcheggi, delle zone a traffico limitato, delle piste ciclabili.
Ma fuori dal confine cittadino, tutto decade, e raggiungere le grandi città della Romagna diventa un lungo percorso, dispendioso in tempo e in denaro. Perché Cesena dista ancora 30 minuti di traffico? Pochi km distanziano la secante di Cesena a Via Mattei a Forlì, pochi km distanziano due città della stessa provincia, e meglio ancora pochi km distanziano il sistema tangenziale di queste due importanti realtà romagnole. Non parliamo di Ravenna, dove alla mancanza di collegamenti stradali si unisce quella ferroviaria. E' un problema che va posto, e che si deve porre chi ha competenze al riguardo. Il senso di questo ulteriore richiamo da parte nostra sta nel fatto che per far crescere un territorio, bisogna abbattere il più possibile le barriere e le distanze. La gente che si muove, per lavoro o per piacere, sa di cosa parliamo, la Romagna ha bisogno di fare sistema, e i collegamenti sono la base indispensabile per questo.
Un piccolo esempio, pensate all'aeroporto Ridolfi. Perché possa lavorare con profitto, deve poter servire tutta la Romagna, e per poterlo fare deve essere più velocemente collegato a tutte le grandi province romagnole, che a loro volta si sentiranno più sicure di poter investire in quello che sarà il loro aeroporto. E' difficile quantificare quanti benefici potrebbe avere, ma è facile affermare che sarebbero tanti.
La grande forza di questa terra, è la sua capacità di essere produttiva persino in un contesto meno avantaggiato, ma soprattutto, il fatto che ha ancora un grande potenziale inespresso. Noi di Nuova Romagna vogliamo far di tutto per realizzare questo potenziale, in primis con Forlì, che possa fungere da esempio e da guida verso la Romagna del futuro.
mercoledì 3 dicembre 2008
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